Abbiamo partecipato ai Percorsi della Memoria sui luoghi del Vajont di cui ho accennato qui. Bellissima giornata, percorso come sempre affascinante ed emozionante soprattutto ripensando a quanto è accaduto. Oltretutto finita la corsa abbiamo anche visitato il rinnovato Museo di Longarone; consiglio una visita per capire fino in fondo l’assurdità della tragedia del 1963, che si ripete ogni anno con nomi diversi ma con i medesimi errori (parlo oggi di Messina).
Comunque, per alleggerire il tema, ecco come abbiamo percorso i nostri 17 km di asfalto e sterrato: con le nostre sorprendentemente efficaci Fivefingers!
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Oh, qualcuno che le ha provate! E come sono, come sono?
L’esperienza con le Fivefingers è strana quanto l’aspetto che hanno.
Non necessariamente nell’ordine:
1. non passi inosservato/a
2. correre nell’erba è una figata
3. correre nel ghiaino è meglio di quanto si possa immaginare, dopo un po’ di allenamento
4. correre su asfalto non è così confortevole, però mi sono accorto di aver cambiato ‘appoggio’ con il tempo: adesso sono molto più morbido. Invece la morosa corre ‘sbattendo’ il piede e questo non fa benissimo.
5. tenuta perfetta su terreno mosso e in salita, o nel fango. Tutta la pianta del piede fa presa e questo conta un bel po’.
6. Sono un vero guanto: stringendo bene ma non troppo le cinghie col velcro il piede è solidale con la scarpa anche se sudato/bagnato.
7. costano molto, ma se per caso ti trovi ad Ortona in vacanza e un negozio te le fa a metà prezzo… perchè no!
Poi se vuoi altre info… molto saltuariamente corriamo anche in giro per Imola!