Per anni ho abitato vicino alla discarica di via Pediano, come molti altri imolesi. E per anni le promesse, gli impegni solenni e quant’altro si sono succeduti. Poi non ce l’ho fatta più a stare zitto![I]Alle redazioni delle testate in indirizzo[/I]
Per anni ho abitato nei pressi della discarica di via Pediano, e tante volte mi son sentito prendere per i fondelli parlando di rifiuti, prima quelli bolognesi, poi astigiani e così via. Ma le ultime notizie che arrivano dal consiglio comunale non riesco proprio a digerirle.
Finita l’emergenza Campania eravamo tranquilli: i rifiuti non possono più arrivare da fuori provincia perché (riporto quanto scritto sul Corriere Romagna del 16.3.2004 duemila e quattro) «la maggioranza di centrosinistra ha presentato un proprio documento nel quale si invitano sindaco e giunta “a operare affinchè eventuali rifiuti provenienti da zone esterne al territorio del ConAmi vengano eventualmente accolti solo in caso si renda necessaria un’azione di cooperazione interprovinciale e interregionale”.»
Poi un anno dopo mi si dice che certi rifiuti, che beati loro sono sia rifiuti che speciali, possono arrivare quando gli pare da qualsiasi posto! Che patetici bizantinismi.
Visto che questi rifiuti sono così speciali, perché non usarli per pavimentare piazza Matteotti? Forse ci faranno saltellare meno dei sampietrini della via Emilia riqualificata.
Spero infine che del tema discarica si torni a parlare per questioni più concrete; ad esempio spiegatemi perché ad Imola in discarica finisce circa il 70% dei rifiuti mentre altre realtà riciclano quel 70% e in discarica portano solo il 30%. Oppure perché sulla raccolta differenziata a volte andiamo indietro come i gamberi (v. http://www.provincia.bologna.it/ambiente/osservatoriorifiuti/inevidenza.html: “nell’area dei Comuni dell’imolese,… rispetto al 2003, calano sia la produzione di rifiuti Urbani (-2,34%) sia la Raccolta Differenziata (-3,35%)” ).
Una risposta a queste domande sì che meriterà un mio ‘speciale’ apprezzamento!
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